Perché è così importante?
La conoscenza approfondita della propria composizione corporea è una condizione indispensabile per determinare il fabbisogno energetico ed il piano alimentare. Valutare con attenzione il nostro stato nutrizionale e di salute ci permette di elaborare un piano dietetico personalizzato, adattando così il nostro stile di vita alle specifiche esigenze del nostro organismo.
L’eccesso di grasso è nemico accertato della salute in generale e di quella cardiovascolare in particolare. L’incremento di peso aumenta infatti il lavoro che il cuore deve fare per pompare il sangue a tutto il corpo e influenza negativamente, in modi diversi, tutti gli altri fattori di rischio: diabete, ipertensione, aumento dei grassi del sangue, ecc. Ma c’è di più: nella ricerca del peso ideale è necessario tenere conto di un insieme di caratteristiche morfologiche di ogni persona che vengono, a loro volta, influenzate da fattori genetici e ambientali. Ad esempio: la circonferenza addominale è un parametro determinante per la valutazione del rischio metabolico/cardiovascolare, l’accumulo di grasso in sede viscerale, invece, è un fattore di rischio verso altre patologie, tra cui il diabete.
La valutazione della composizione corporea viene realizzata con la tecnica della bioimpedenziometria. É una metodica di facile esecuzione, rapida, non comporta alcun fastidio e si può fare in farmacia.
Essa consente di valutare i seguenti parametri:
1. massa magra
2. massa grassa
3. acqua corporea totale
4. grasso viscerale
5. massa ossea
6. stima del metabolismo basale
7. età metabolica
Cos’è l’Indice di Massa Corporea (IMC)
L’eccesso di grasso è nemico accertato della salute in generale e di quella cardiovascolare in particolare. L’incremento di peso aumenta infatti il lavoro che il cuore deve fare per pompare il sangue a tutto il corpo e influenza negativamente, in modi diversi, tutti gli altri fattori di rischio: diabete, ipertensione, aumento dei grassi del sangue, ecc.
Per valutare l’eventuale eccesso di peso comunemente si usa l’Indice di Massa Corporea (IMC) noto anche con il termine inglese di BMI (Body Mass Index)
Riportiamo di seguito i parametri riassunti da Apoteca Natura, che grazie alla costante formazione e alla collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), ha sviluppato competenze approfondite sulle principali esigenze di salute legate a prevenzione cardiovascolare e sovrappeso e obesità:
IMC = peso (kg) : altezza x altezza
Una persona si definisce:
Sottopeso, se il suo IMC è minore di 18,5 Kg/m²
Normopeso, se il suo IMC è compreso tra 18,5 Kg/m² e 24,9 Kg/m² Sovrappeso, se il suo IMC è compreso tra 25 Kg/m² e 29,9 Kg/m² Obeso, se il suo IMC è uguale o superiore a 30-40 Kg/m²
Grande obeso, se il suo IMC è superiore a 40 Kg/m².
L’obesità è definita come la presenza di un eccesso di grasso corporeo in relazione alla massa magra (ossia ai muscoli), sia in termini di quantità assoluta (come risulta dal calcolo dell’IMC) sia di distribuzione del grasso in punti precisi del corpo, come risulta dalla misurazione della circonferenza addominale. È noto infatti che valori elevati di questo parametro sono associati all’aumento del rischio di alterazioni del metabolismo e di malattie cardiache e, in ultima analisi, ad una maggiore mortalità. L’aumento della circonferenza addominale è strettamente correlata alla quantità del tessuto grasso che si accumula nell’addome e che rappresenta un fattore di rischio anche più importante del semplice aumento del peso corporeo. Per questo motivo è importante misurarla e cercare di combatterla. La circonferenza addominale si calcola stando in piedi, con i muscoli addominali rilassati, posizionando un comune metro a nastro attorno all’addome, indicativamente all’altezza dell’ombelico.
Nei maschi il suo valore dovrebbe essere inferiore a 94 cm (meno di 80 nelle donne); è a rischio il soggetto maschio con circonferenza addominale tra 94 e 101 cm (80-87 per le donne) ed esprime un rischio molto elevato un valore superiore a 102 cm nel maschio e 88 cm nella donna. È stato stimato che una perdita di peso di 10 kg è associata a un miglioramento degli altri fattori di rischio. Può portare infatti a una riduzione di 10 mmHg di pressione sanguigna, del 10% del colesterolo totale e del 30% della glicemia a digiuno.