Prevenire i rischi ambientali

E’ ormai noto che il benessere dell’organismo è continuamente messo a rischio da fattori perturbanti sia interni che esterni che tendono ad allontanarlo dalla propria condizione di equilibrio. Apoteca Natura, in collaborazione con ISDE Italia (Associazione Italiana dei Medici per l’Ambiente), ha appena promosso una campagna con lo scopo di sensibilizzare le persone sull’importanza della prevenzione dei rischi ambientali. Un insieme di informazioni corrette, di responsabilità e attenzione quotidiana, infatti, possono contribuire a ridurre gli effetti dell’inquinamento e i rischi per la salute umana. Approfondiamo quindi i concetti principali.

Un nuovo concetto di salute

Il nuovo concetto di salute, sviluppatosi negli ultimi anni, porta a considerare il benessere della persona in modo più ampio rispetto al passato, facendo emergere con forza la necessità di adottare un modello che tenga conto sia dell’organismo in tutte le sue componenti, che dell’ambiente in cui esso vive. È sempre più diffusa la coscienza di come la salute, la sicurezza e la sopravvivenza umana siano indissolubilmente legate alle condizioni ambientali. È paradossale che la tecnologia moderna, che ha dimostrato di poterci difendere da molti pericoli naturali, si stia trasformando in una grave minaccia per l’ambiente e per la salute umana.

Il concetto di inquinamento e i suoi effetti sulla salute

L’inquinamento è ormai un problema che coinvolge tutti e soprattutto gli organismi in via di sviluppo (i bambini, ma ancor più l’embrione e il feto) in quanto particolarmente vulnerabili e rappresenta una minaccia anche per le generazioni future. Di molte sostanze inquinanti non si conoscono ancora i limiti reali di tossicità e tollerabilità. Anche l’esposizione protratta a quantità minime, infatti, può alterare progressivamente il funzionamento di cellule, tessuti e organi, interferendo essenzialmente con l’espressione del DNA.

Cosa sono gli interferenti endocrini?

Gli interferenti endocrini comprendono una vasta gamma di sostanze chimiche che possono alterare l’equilibrio ormonale degli organismi viventi, compreso l’uomo. Essi interagiscono con i normali segnali biochimici rilasciati dalle ghiandole del nostro organismo, deputate a regolare funzioni delicatissime: immunitarie, endocrine, metaboliche, riproduttive, neuropsichiche. L’elenco degli interferenti endocrini è lungo e certamente rientrano fra questi le diossine,  alcuni pesticidi, ma anche sostanze presenti nel nostro ambiente di vita quotidiano e nei prodotti di consumo, come ad esempio alcuni tipi di fibre tessili, detersivi, rivestimenti plastici.

I campi elettromagnetici

Un’altra fonte di rischi per la salute è rappresentata dall’esposizione ai campi elettromagnetici. E’ particolarmente importante ridurre l’esposizione delle donne durante la gravidanza e dei soggetti in via di sviluppo, in ragione della maggior sensibilità del sistema nervoso immaturo. Ma allora, cosa possiamo fare?
→ Limitate al massimo l’uso dei cellulari soprattutto da parte di bambini e adolescenti (utilizzate il vivavoce o un auricolare, tenete il telefonino lontano dal corpo, scrivete anziché parlare);
→ Non chiamate quando il segnale è debole (una barra o meno): un minor numero di tacche significa che il telefono emette più radiazioni per ricevere il segnale dal ponte radio;
→ Guardate la televisione ad almeno 2 metri di distanza;
→ Non lasciate in funzione coperte elettriche o termofori quando siete a letto;
→ Non tenete radiosveglie e altri apparecchi elettrici vicino alla testa, in specie durante il sonno;
→ Limitate l’uso di elettrodomestici non indispensabili (spazzolini elettrici, rasoi elettrici, arricciacapelli..);
→ Tenete gli apparecchi per la sorveglianza ad almeno 50 cm dalla testa dei neonati.

In conclusione, cosa possiamo fare per difendere la nostra salute

→ Per le neo-mamme privilegiate l’allattamento al seno perché, oltre agli enormi vantaggi già noti da decenni, potrebbe avere effetti positivi quale “antidoto” nei confronti di molte sostanze tossiche;
→ Riducete, almeno durante la gravidanza, l’allattamento e la prima infanzia, i cibi potenzialmente più ricchi di sostanze pericolose (come il pesce di grossa taglia, specie se in scatola e di provenienza incerta);
→ Leggete sempre con attenzione le etichette dei cibi che acquistate;
→ Privilegiate il consumo di frutta e verdura fresca e di stagione, preferibilmente biologica;
→ Lo smaltimento dei rifiuti provoca inquinamento quindi: riducete la produzione, separate l’umido e le altre frazioni (carta, plastica, vetro), riutilizzate, riciclate;
→ Ventilate per 48-72 ore i locali dove vengono collocati mobili nuovi in truciolato e/o compensato, tappeti nuovi o nuove tappezzerie;
→ Lasciate all’aria gli abiti lavati “a secco” prima di riporli;
→ Privilegiate vetro o ceramica come contenitori per gli alimenti;
→ Garantite una buona ventilazione degli ambienti, soprattutto durante le pulizie;
→ Risciacquate abbondantemente le superfici su cui sono stati usati detergenti chimici, ma soprattutto privilegiate prodotti ecologici (bicarbonato, aceto);
→ Limitate drasticamente l’uso di insetticidi, erbicidi, fungicidi, tarmicidi;
→ Non usate padelle/pentole antiaderenti graffiate o consumate;
→ Riducete il rumore: abbassate il volume. Un ambiente di vita rumoroso può causare difficoltà di apprendimento, disturbi dell’umore e del sonno, cefalea;
→ Non accendete luci inutilmente. Insegnate sempre ai bambini a spengere la luce quando escono da una stanza;
→ Utilizzate lampadine a basso consumo energetico e acquistate elettrodomestici (frigorifero, lavastoviglie ecc.) di classe A;
→ Non lasciate TV, videoregistratore, computer o altri apparecchi elettronici in “stand-by”;
→ Usate con moderazione i condizionatori di aria.

Per chi volesse approfondire ulteriormente: https://www.apotecanatura.it/notizie/lambiente-è-salute/