L’abbiamo sempre chiamata “flora batterica”, adesso studi più moderni ed approfonditi parlano di microbiota intestinale, ma sempre di quello si parla, dei batteri che nascono, si riproducono e muoiono nel nostro intestino. L’approfondimento in tale campo è dovuto allo sviluppo di nuove tecniche di genetica molecolare che consentono di analizzare la flora batterica intestinale in maniera semplice, rapida ed accurata. Adesso sappiamo che ogni persona ha il suo habitat di batteri, unico come le impronte digitali e che detto corredo si modifica in continuazione.
A differenza di ciò che molti pensano, i batteri che compongono il microbiota intestinale non sono distribuiti a caso lungo il tubo digerente, ogni porzione del tratto gastro-intestinale infatti è colonizzata da una microflora specifica.
Batteri della stessa specie possono svolgere funzioni molto diverse, e addirittura all’interno della stessa specie possiamo ritrovare ceppi molto patogeni e ceppi assolutamente salutari.
I fattori che possono influenzare il microbiota in età adulta sono molteplici: fattori ambientali, stress, assetto ormonale (come in gravidanza, in menopausa, o nel periodo premestruale), terapie farmacologiche; anche il cibo ha un ruolo centrale nel determinare la composizione individuale del microbiota.
Studi eseguiti su ampie popolazioni hanno dimostrato che soggetti con un’alimentazione ricca di frutta, verdure e fibre arricchisce di nuovi tipi il microbiota intestinale determinando, come risultato finale, una minore frequenza di obesità, danni alle arterie coronarie, ed altre patologie importanti.
La ricerca sulle relazioni reciproche fra alimenti, microbiota e malattie è solo all’inizio, ma in un futuro non lontano si potrebbe arrivare a personalizzare la dieta, con l’obiettivo di sfruttare il potenziale del microbiota nel ridurre il rischio di sviluppare alcune patologie.
La conoscenza del microbiota intestinale ci porta ad una visione in cui l’uomo appare come un ecosistema costituito da un aggregato di geni umani e geni microbici; il nostro metabolismo e quello delle specie che ci abitano si intrecciano, interagiscono ed evolvono parallelamente.
Il microbiota dovrebbe essere considerato come un vero e proprio organo metabolico che si occupa di funzioni molteplici.
Tali funzioni includono la capacità di assimilare componenti altrimenti indigeribili della nostra dieta, sintetizzare alcune vitamine indispensabili, disgregare e detossificare sostanze che il nostro organismo non è in grado di smantellare, regolare il sistema immunitario (di cui, non a caso, il 70% risiede nell’intestino), proteggere la mucosa intestinale dall’attacco di specie patogene. Oltre il 90% della serotonina, che è il neurotrasmettitore principe che regola il tono dell’umore, non si trova nel cervello ma nella parete dell’intestino. Ecco perché la pancia esprime bene il nostro umore e il nostro stress!
Il microbiota varia da persona a persona
Ogni persona ha un habitat di batteri che compone il microbiota intestinale.
L'alimentazione contribuisce al benessere della flora batterica
Un’alimentazione ricca di frutta, verdura e fibre arricchisce e stimola positivamente il microbiota intestinale.
La protezione della mucosa intestinale è legata al microbiota
Il microbiota si occupa della sintesi di alcune vitamine e protegge la mucosa intestinale dall’attacco di specie patogene.