L’obesità è il prodotto di familiarità, abitudini alimentari sbagliate e scarso movimento. Il problema non è iniziare precocemente una dieta ipocalorica ma aiutare il bambino o ragazzo a modificare il proprio stile di vita. L’approccio più corretto è rappresentato dallo stimolo al movimento – sport aerobico e movimento spontaneo – associato a una corretta alimentazione. A tal proposito, è importante seguire alcune regole di buona condotta:
1. iniziare la mattina con una buona colazione
2. prevedere due spuntini a base di frutta nel corso della giornata
3. mangiare verdura a pranzo e a cena
4. scegliere nei pasti principali un solo alimento a base di pasta, pane o patate
5. incoraggiare sempre il bambino a praticare attività fisica
Nel processo di crescita del bambino ci sono alcuni momenti più critici per lo sviluppo dell’obesità:
• La nascita: un basso peso per l’età gestazionale associato ad un recupero rapido favoriscono lo sviluppo di obesità precoci e complicate;
• Il primo anno di vita: un allattamento materno prolungato previene lo sviluppo di obesità, mentre l’allattamento artificiale eventualmente associato ad uno svezzamento precoce e troppo ricco di proteine favorisce il sovrappeso;
• I 4-6 anni: un aumento rapido di peso in questa fase della vita si associa a un accumulo precoce di grasso e quindi all’obesità;
• La pubertà: in alcuni casi il momento puberale, soprattutto nei maschi, comporta un buon incremento di massa magra con riduzione di quella grassa e quindi un dimagrimento; tuttavia un ragazzo che arriva all’età puberale già in sovrappeso o che registra un aumento rapido di peso in questa fase della vita diventerà molto probabilmente un adulto obeso.
Spesso un bambino ingrassa pur non assumendo quantità esagerate di cibo. Questo perché nel 97-98% dei casi l’obesità infantile è legata ad altri fattori:
• costituzione (familiarità: un bambino con entrambi i genitori obesi ha l’80% di probabilità maggiore di andare incontro al sovrappeso con possibili evoluzioni verso l’obesità);
• abitudini alimentari incongrue, con ritmo dei pasti alterati o esagerata selettività per certi alimenti;
• sedentarietà.
Riepilogando: movimento, gioco spontaneo all’aperto o attività agonistica, non fa differenza. Alimentazione varia che comprenda frutta e verdura. Badare più alla qualità del cibo somministrato che alla quantità, per questo preferire sempre, che sia uno spuntino o un pasto vero e proprio, cibi freschi, senza conservanti, grassi saturi e altre diavolerie. La sete si placa solo con l’acqua, niente bevande gassate o dolcificate!